Negli ultimi giorni è tornato in primo piano a Modena l’annoso dibattito sul progetto di una metrotranvia a Modena, su cui diverse posizioni si sono confrontate e scontrate con una riflessione che si è giustamente estesa all’intero sistema di trasporto pubblico e alla situazione di città vicine.


Come Unione Universitaria- UDU Modena e Reggio Emilia siamo da tempo impegnati in prima linea affinché il tema della mobilità condivisa e pubblica venga affrontato tra le priorità assolute nell’ottica del progetto “Modena città universitaria”, che ambisce a fare di questa città una regione attrattiva e accogliente per gli studenti e che punta sulla presenza di questi ultimi e su un ateneo forte come asset centrale per lo sviluppo e la crescita del territorio, nel nome del Sapere e della Ricerca.


Ecco perché riteniamo fondamentale e imprescindibile che i bisogni degli studenti e il loro punto di vista vengano considerati centrali nel ripensamento complessivo del sistema di trasporto pubblico. Non entrando nel merito di cifre e aspetti tecnici che non competono a noi, crediamo che l’idea di una metrotranvia che in modo veloce, moderno e soprattutto sostenibile per l’ambiente connetta le diverse aree della città, contribuendo alla riduzione del traffico veicolare, possa rappresentare davvero una grande opportunità.


Le odierne linee di autobus e filobus non sono sufficienti ed efficienti, da sole, nel soddisfare la copertura sia geografica che temporale necessaria alla comunità studentesca. Inoltre, è importante ricordare che UNIMORE è un ateneo organizzato su più sedi con la prospettiva di esserlo sempre più, data la prossima attivazione di corsi a Carpi e le già presenti sedi a Reggio Emilia e Mantova.

Se si getta poi lo sguardo al tessuto economico, scolastico e dei servizi è evidente come anche Sassuolo e la Bassa Modenese siano parte centrale di una sorta di area metropolitana. Ecco perché appare ancora più urgente dare uno sguardo a quanto accade in questi territori e adoperarsi per interconnettere sempre più e meglio i poli allargando la visione di territorio. Una rete studiata di linee su ferro che parta dalla città e sfrutti quanto già esistente (da potenziare e rivedere) per allargarsi e interconnettersi con le altre aree strategiche sarebbe davvero un toccasana che gioverebbe sotto molteplici aspetti, dando una svolta decisiva nella direzione degli obiettivi di sviluppo stabiliti, con positivi effetti a lungo termine. 

Chiediamo a gran voce di considerarla con coraggio e lungimiranza. Gli strumenti e le opportunità per farlo non mancano 


L’Esecutivo di Unione Universitaria – UDU 

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